Gratteri: dalle (tante) parole ai fatti

Gli organi di stampa nazionali, tra cui l'ANSA, oggi ci informano che la Corte di Cassazione ha dichiarato l'annullamento senza rinvio dei reati per i quali era stato arrestato il Colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, ex comandante del Reparto operativo di Catanzaro, disponendone l'immediata liberazione. 
Il Colonnello Naselli era stato arrestato nel dicembre scorso nell'ambito dell'operazione 'Rinascita Scott', con l'accusa di violazione di segreto d'ufficio e a causa dei suoi rapporti con l’avvocato Giancarlo Pittelli, uno dei principali indagati dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia.
La decisione di annullamento senza rinvio, anche in assenza di deposito della motivazione, è indicativa della insussistenza giuridica dei fatti contestati al Naselli dice il suo difensore che aggiunge: "E' molto triste la presa d'atto che, per avere ragione sulla illegittima privazione della libertà di un uomo, si sia dovuto ricorrere alla Corte di Cassazione".

Il giorno prima, sempre la Cassazione aveva annullato senza rinvio anche l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP nei confronti dell’ex Sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

Ma le scarcerazioni non fanno notizia quanto gli arresti, né in genere la voce dei difensori ha lo stesso peso delle dichiarazioni dei pubblici ministeri.

Quando nel dicembre 2019 venivano eseguiti 334 arresti nell'ambito dell'operazione 'Rinascita Scott', il PM Gratteri in conferenza stampa aveva avuto l'occasione di esternare: "è la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo. Abbiamo disarticolato completamente le cosche della provincia di Vibo ma ha interessato tutte le regioni d'Italia, dalle Alpi alla Sicilia".
Alle parole, che ebbero grande risonanza mediatica, seguirono i fatti...

E il Tribunale del Riesame scarcerò subito oltre 50 persone...
In totale le scarcerazioni disposte dalla Cassazione sono ad oggi circa 20...

Infine, bisogna pure evidenziare che la Procura di Catanzaro ha, in generale, la mano pesante con la custodia cautelare tanto da avere il più alto numero di indennizzi per ingiusta detenzione. 
La giustizia, anche quella antimafia, si vede alla fine, con le sentenze passate in giudicato, e non con i proclami mediatici.
In Italia non ci si siamo abituati!
In un Paese di giustizialisti ci bastano i teoremi dell'Accusa!

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