Il Rotary festeggia 115 anni


Il 23 febbraio 2020 si celebra il 115° anniversario della fondazione del Rotary.
Il Presidente Internazionale, Mark Daniel Maloney, nel suo messaggio ai rotariani di tutto il mondo ha scritto: "Dal 1905, il mondo è cambiato profondamente. Allora, la popolazione mondiale contava circa 1,7 miliardi di persone. Oggi, siamo 7,7 miliardi. Se 115 anni fa negli Stati Uniti c'erano 5 telefoni ogni 100 abitanti, nel 2020 si stima che il 96% della popolazione disporrà di un telefono cellulare...
Nei 115 anni trascorsi dalla fondazione del Rotary, tutto pare sia cambiato, ma non i nostri valori. Eravamo impegnati e continuiamo ad impegnarci per i valori di amicizia, integrità, diversità, service e leadership. Il nostro motto "Servire al di sopra di ogni interesse personale" risale al 1911, ma lo spirito etico che ne è alla base era già condiviso dai fondatori del Rotary...
La velocità con la quale cambia il mondo intorno a noi è sempre più rapida e questo rende ancor più necessario impegnarci per il service...

In questi giorni in cui celebriamo un altro grande anno del Rotary, rinnoviamo il nostro impegno per il rafforzamento dei rapporti che permettono al nostro service di fare la differenza. Riusciremo a migliorare la vita delle persone, dimostrando come <Il Rotary connette il mondo>...".

Dal mio punto di vista, molto più modestamente, quando penso al Rotary, non penso alla grandezza dei numeri, alla sua storia ormai secolare, alla sua diffusione in ogni angolo della Terra. 
Penso, invece, ad un giovane avvocato proveniente dal Vermont e ammalato di nostalgia, che si aggirava una domenica del 1905 fra la folla anonima e animata di Chicago.
La nostalgia del Vermont sono le radici culturali e sociali dell’Europa trapiantate in America, l’animazione di Chicago rappresentano la proiezione dell’America verso il futuro, l’avventura, il crogiolo dei popoli, la Frontiera, la propensione alla trasformazione e all’innovazione. 
Paul Harris era lì quella mattina e portava con sé, dentro di sé, una valigia di tradizione e di sentimento ma anche la sua forza giovanile di cambiamento.
Il Rotary, che superficialmente dall’esterno può apparire l’immagine stessa dell’immobilismo e del conservatorismo, nasce, invece, in questo magma di fermenti sociali e culturali e fa propria una filosofia il cui "focus" è il concetto stesso di evoluzione e di trasformazione.
Ma tutto iniziò anche perché Paul Harris si sentiva solo in una grande città e cercava Amici.
L’avvocato originario del Vermont, giunto nella grande metropoli, sperava di riunirsi in compagnia di un gruppo di professionisti, animati da quello stesso spirito di amicizia che si forma spontaneo nelle piccole città.
Il sogno diventa realtà il 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, Gustavus Loehr, Silvester Schiele e Hiram Shorey decisero di riunirsi nell’ufficio di Loehr, la Stanza 711 dell’Unity Building, nel centro di Chicago.
E questa è la prima data ufficiale di una riunione del Rotary. 
Solo successivamente i quattro amici, cui se ne aggiunsero presto molti altri, decisero di chiamare il nuovo club “Rotary” grazie alla felice intuizione di tenere le riunioni in diversi posti, a rotazione. 
Il resto è Storia.
Anche storia locale: e il mio pensiero, in questo anniversario, corre con nostalgia e affetto, ai tanti Amici che, non solo attraverso il Rotary Club di Lauria ma con l'esempio di tutta una vita, hanno dato il loro contributo alla nostra comunità.

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