Acqua, Rotary e ONU

 



Il calendario rotariano riserva il tema del mese di Marzo all'Acqua ed alle strutture igienico-sanitarie. È questa una delle 6 aree di intervento del Rotary, insieme alla Pace e prevenzione dei conflitti, alla Prevenzione e cura delle malattie, alla Salute materna e infantile, allo Sviluppo economico e comunitario e all’Alfabetizzazione.

Avere a disposizione l'acqua potabile è questione di importanza vitale per l’essere umano, importanza intesa non solo come elemento di sopravvivenza, ma anche come elemento capace di consentire all’uomo una vita più dignitosa. 
Anche per questo, il 28 luglio 2010 l’Assemblea dell’ONU ha approvato la Risoluzione 64/292 riconoscendo “il diritto umano all’acqua potabile pulita e sicura, e ai servizi igienici, essenziali per il pieno godimento della vita e dei diritti umani”. Il documento, approvato con 122 voti favorevoli (Italia compresa) e 41 contrari, invita le nazioni e le organizzazioni internazionali a stanziare risorse finanziarie, mettere in campo tecnologie e competenze, fornire assistenza e collaborazione, soprattutto ai paesi in via di sviluppo, per raggiungere l’obiettivo. Un obiettivo poi ribadito nel 2015, quando l’ONU ha elaborato i 17 Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030. 
Il sesto di questi obiettivi conferma appunto che entro i prossimi dieci anni bisogna “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.
Il Rotary International, nel realizzare i suoi progetti di servizio, ha da sempre accolto il tema dell’acqua tra i suoi obiettivi più importanti, annoverandola tra i bisogni primari, unitamente ai servizi ad essa collegati (i servizi igienico-sanitari), intimamente legati alla dignità umana. Tuttavia, se è vero che i Governi dei Paesi sviluppati da anni dimostrano attenzione al problema, gli sforzi sono ben lontani dal raggiungimento degli obiettivi: oltre 2,6 miliardi di persone nel mondo non dispongono di sufficiente acqua potabile e non hanno accesso ai collegati servizi igienico-sanitari; di più, quasi un miliardo di persone beve ancora acqua non pura.


Le conseguenze non sono di poco conto: il traguardo della riduzione della povertà, la crescita e lo sviluppo dei Paesi poveri sono strettamente legati e dipendenti dalla disponibilità di acqua potabile e dalla qualità dell'approvvigionamento idrico. Per garantire questi diritti negati bisogna intervenire su tre fronti: fornire acqua di qualità, renderla accessibile e economicamente sostenibile. Sono impegni colossali, praticamente impossibili da conseguire senza un impegno deciso di tutta la Comunità Internazionale, specialmente di quella più sviluppata.
D’altronde uno dei presupposti essenziali per lo sviluppo delle comunità è proprio l’accesso a risorse idriche potabili, pulite e sicure. Mentre l’accesso all’acqua e alle strutture igienico-sanitarie viene spesso dato per scontato nei paesi sviluppati, questo fondamentale diritto viene negato ogni giorno in tante parti del mondo.
L’obiettivo per lo sviluppo sostenibile (SDG) n° 6, come formulato dal Gruppo Aperto di Lavoro delle Nazioni Unite, prevede per i prossimi vent’anni, una missione ambiziosa ma realizzabile: “garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”. Il raggiungimento di questo obiettivo viene proposto attraverso l’applicazione di quattro principi: 1) separare l’acqua potabile dalle acque reflue; 2) raggiungere e trattare l’acqua potabile al fine di rimuovere i contaminanti chimici e biologici; 3) proteggere e ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce; 4) garantire l’accesso e il diritto all’acqua potabile.
L’acqua sostiene la vita, ma l’acqua pulita e potabile definisce la civiltà. Il raggiungimento assicura un notevole miglioramento della qualità della vita e della longevità in alcuni dei paesi più poveri del mondo. Se si ammette che l’accesso all’acqua pulita e potabile è un diritto umano fondamentale, è responsabilità di tutti noi fornire l’istruzione necessaria, le infrastrutture e il sostegno al fine di garantire il successo nel raggiungimento dell’SDG n°6.
Il Rotary International c’è!



Per saperne di più: https://www.onuitalia.it/sdg/acqua-pulita-e-igiene/ e https://www.rotary.org/it/global-thirst-water

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