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Credito al consumo: la vostra tutela non è un Optional

Le Guide  Credito al Consumo: La Vostra Tutela non è un Optional! 🛡️💰 Come avvocato, osservo quotidianamente quanto il credito al consumo sia uno strumento finanziario centrale e diffuso, un vero motore per l'accesso a beni e servizi. Proprio per la sua centralità, è anche uno dei settori più intensamente regolamentati nel panorama giuridico.  La normativa (Art. 121 TUB e Codice del Consumo) impone massima trasparenza e correttezza a banche e fornitori. Ecco i 3️⃣ punti che dovete conoscere per difendervi: 1. Contratti Collegati 🤝: Se il finanziamento è strettamente legato all'acquisto di un bene (collegamento negoziale), e il fornitore non adempie, voi potete agire direttamente anche contro il finanziatore. È un principio chiave dell'armonizzazione comunitaria! Avete anche il diritto di ripensamento (recesso) per sciogliervi dal contratto senza penali entro i termini prefissati. 2. Clausole Abusive 🚫: Il controllo giudiziale è severo. Le clausole che creano uno squilib...

Il Professionista Delegato e la perizia di stima

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Quali sono le verifiche che un Professionista Delegato deve affrontare quando esamina la relazione di stima del bene staggito redatta dal CTU? Facciamo un breve check-list. Controlli Formali I controlli formali mirano a verificare la completezza e la correttezza documentale della relazione di stima. Il professionista delegato deve assicurarsi che la documentazione sia conforme a quanto richiesto dal Codice di Procedura Civile. Questo include, ma non si limita a: Identificazione dell'immobile: Verificare che l'immobile sia descritto in modo chiaro e inequivocabile, con i dati catastali corretti e la relativa planimetria allegata. Completezza della documentazione: Accertarsi che siano presenti tutti i documenti necessari, come l'atto di provenienza, il certificato di destinazione urbanistica, la visura ipotecaria, e l'attestato di prestazione energetica (APE). Indagini tecniche: Controllare che il perito abbia effettuato e documentato tutte le indagini necessarie, inclusa...

La Cassazione rompe il tabù e riconosce la validità dei "Patti di Crisi"

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Per anni, la dottrina e la giurisprudenza italiana hanno mantenuto un approccio fermo e, per molti versi, anacronistico nei confronti degli accordi prematrimoniali, considerandoli un vero e proprio tabù giuridico. L'idea che due futuri coniugi potessero stabilire a priori le conseguenze patrimoniali di una possibile crisi coniugale era ritenuta incompatibile con i principi fondamentali del nostro ordinamento, in particolare con quello dell'indisponibilità dello status coniugale. Il Lungo Stallo Giuridico e le sue Motivazioni La posizione tradizionale si fondava sulla convinzione che tali patti potessero in qualche modo incentivare la rottura del vincolo matrimoniale o svuotare di significato i diritti e i doveri che nascono dal matrimonio. Si riteneva, in sostanza, che la dignità stessa dell'istituto matrimoniale fosse lesa da un accordo che ne contemplasse il fallimento in termini economici. Di conseguenza, ogni pattuizione in tal senso veniva considerata nulla...

Accordi di separazione via WhatsApp

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📱 Accordi di separazione via WhatsApp: una nuova frontiera giuridica con la sentenza del Tribunale di Catanzaro n. 1620/2025 - Contesto: In fase di separazione, un ex marito ha scritto su WhatsApp che avrebbe pagato da solo il mutuo della casa familiare. In cambio, l’ex moglie ha dichiarato di rinunciare all’assegno di mantenimento. - Sentenza: Il Tribunale ha riconosciuto valore legale a questo scambio informale di messaggi, revocando un decreto ingiuntivo da quasi 21.000 euro richiesto dall’uomo per il rimborso del 50% delle rate del mutuo. - Precedenti: Anche il Tribunale di Padova aveva validato uno scambio di e-mail tra ex coniugi per la divisione di un immobile. - Riflessioni:   - Questa giurisprudenza è innovativa perché riconosce valore agli strumenti di comunicazione quotidiani.   - È però rischiosa, poiché parole scritte in momenti di rabbia o impulsività possono essere interpretate come impegni giuridici.   - Il Tribunale ha persino ammesso la t...

Emotrasfusione infetta: la Cassazione rafforza la tutela del paziente

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🩺 Emotrasfusione infetta: la Cassazione rafforza la tutela del paziente Nel panorama della responsabilità medica, la sentenza n. 24541/2025 della Corte di Cassazione segna un punto fermo in materia di indennizzo per danni da emotrasfusione infetta. Il principio affermato è chiaro: la presentazione della domanda di indennizzo costituisce presunzione legale di conoscenza del danno, facendo decorrere da quel momento il termine di prescrizione. 🔍 Cosa cambia per i danneggiati? La Corte ha ribadito che: - La consapevolezza del danno si presume nel momento in cui il paziente presenta la domanda di indennizzo. - L’onere della prova si ribalta: spetta all’amministrazione sanitaria dimostrare che il paziente fosse già a conoscenza del danno in un momento precedente. - Questo orientamento limita le eccezioni di prescrizione, rafforzando la posizione del danneggiato e favorendo una lettura più garantista del diritto alla salute. ⚖️ Un segnale forte per la giurisprudenza fut...

Caduta sulle scale condominiali: chi risponde quando manca il corrimano?

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**🚨 Caduta sulle scale condominiali: chi risponde quando manca il corrimano? La Corte d'Appello di Ancona fa chiarezza!** Una storia di caduta, responsabilità e cautela. La sentenza n. 1001/2025 della Corte d'Appello di Ancona ci ricorda l'importanza di un elemento semplice ma cruciale per la sicurezza: il corrimano. 👵 **La vicenda:** Sempronia scivola e cade rovinosamente sulle scale interne di un condominio a San Benedetto del Tronto, riportando gravi lesioni. La causa? Le scale erano **"prive di corrimano e di presidi antiscivolo"**. ⚖️ **La svolta in Appello:** Inizialmente il Tribunale aveva respinto la sua richiesta, ma la Corte d'Appello di Ancona ha riformato la sentenza. Ha stabilito la **responsabilità del condominio come custode (art. 2051 c.c.)**, sottolineando come la **"mancanza del corrimano"** sia stata **decisiva per l'accertamento del nesso eziologico** tra la scala e il danno. Se Sempronia avesse trovato il corrimano, la cadu...

Autovelox e Cassazione: un punto fermo sulla omologazione

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📸 Autovelox: la Cassazione ribadisce l’obbligo di omologazione Con l’ordinanza n. 26521/2025, pubblicata il 1º ottobre, la Corte di Cassazione torna a pronunciarsi su un tema cruciale per la legittimità delle sanzioni stradali: l’omologazione degli autovelox. A pochi giorni dall’avvio del censimento nazionale degli apparecchi, previsto dal decreto direttoriale n. 305/2025 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Suprema Corte riafferma un principio già consolidato con l’ordinanza n. 10505/2024: l’approvazione ministeriale non è sufficiente, serve l’omologazione formale. ⚖️ Il caso concreto La vicenda riguarda un automobilista multato per aver superato il limite di velocità di 70 km/h, viaggiando a 88,40 km/h. Dopo il rigetto del ricorso da parte del Giudice di Pace e la conferma del Tribunale di Pescara, l’automobilista ha adito la Cassazione, contestando la legittimità del dispositivo utilizzato, che risultava approvato ma non omologato. Il Tribunale aveva r...