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sabato 20 dicembre 2025

🔐 La tutela della privacy negli asili nido (Parte I)

🏛 Privacy dei minori nelle strutture educative: il caso dell’asilo nido

Nel nostro spazio dedicato al diritto e alla società, affrontiamo un tema delicato e di grande rilevanza: la tutela della privacy dei minori nelle strutture educative. L’articolo analizza un caso concreto riguardante un asilo nido e il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali.

📌 Punti chiave dell’articolo:

  • Centralità della privacy dei minori: i bambini sono soggetti particolarmente vulnerabili e meritano una protezione rafforzata.

  • Il caso dell’asilo nido: segnalazioni e criticità emerse nella gestione dei dati personali dei piccoli iscritti.

  • Provvedimento del Garante: chiarisce obblighi e limiti per le strutture educative, imponendo misure di sicurezza e correttezza nel trattamento dei dati.

  • Principi fondamentali: liceità, trasparenza, minimizzazione dei dati e tutela dell’interesse superiore del minore.

  • Implicazioni pratiche: responsabilità dei dirigenti scolastici e degli operatori, necessità di formazione e consapevolezza.

  • Prospettive future: rafforzamento delle linee guida e maggiore attenzione alla protezione dei dati in ambito educativo.

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mercoledì 17 dicembre 2025

📱 Prove digitali a portata di click: gli screenshot valgono in giudizio

Copertina editoriale con titolo in evidenza ‘Screenshot in tribunale: la Cassazione li riconosce come prove documentali’. Grafica moderna in blu e grigio, con dispositivo digitale e icone di check che richiamano la validità probatoria degli screenshot.. Avv. Italo Grillo, Lauria, Basilicata


Prove digitali a portata di click: gli screenshot valgono in giudizio

Gli screenshot sono pienamente utilizzabili come prova documentale, sia nel processo penale che nel processo civile secondo la giurisprudenza della Cassazione. Non è richiesto alcun adempimento formale per la loro acquisizione, purché siano leggibili e pertinenti.

Nel mondo digitale, gli screenshot sono diventati strumenti fondamentali per documentare fatti, conversazioni e contenuti online. Ma possono essere usati come prova in giudizio? La risposta è sì, e lo conferma una serie di pronunce della Corte di Cassazione, che ne ha riconosciuto la piena legittimità e utilizzabilità.

⚖️ Cosa dice la giurisprudenza

  • Cass. pen., Sez. V, n. 39792 del 10 dicembre 2025: ha ribadito che è «legittima l’acquisizione come documento di una pagina di un “social network” mediante la realizzazione di una fotografia istantanea dello schermo (“screenshot”) di un dispositivo elettronico sul quale la stessa è visibile».

  • Cass. pen., Sez. VII, ord. n. 5400/2025 e Cass. pen., Sez. V, n. 12062/2021: confermano che «non è richiesto alcun adempimento specifico per questa attività, che consiste semplicemente nel fotografare uno schermo», e che «non vi è alcuna differenza tra una tale fotografia e quella di qualsiasi altro oggetto».

  • Cass. pen., Sez. III, n. 8332/2019: ha chiarito che «non vi è alcuna illegittimità nella realizzazione di una fotografia dello schermo di un supporto informatico sul quale compaiano messaggi di testo, allo scopo di acquisirne la documentazione».

  • Cass. civ., Sez. II, n. 1254/2025: nel processo civile, ha affermato che «i messaggi WhatsApp e gli ‘sms’ conservati nella memoria di un telefono cellulare sono utilizzabili quale prova documentale e, dunque, possono essere legittimamente acquisiti mediante la mera riproduzione fotografica».

  • Cass. pen., Sez. IV, n. 31878/2025: ha stabilito che le chat di WhatsApp sono “corrispondenza” e non possono essere acquisite dalla polizia giudiziaria tramite screenshot senza decreto di sequestro.

  • Cass. pen., Sez. VI, n. 1269/2025: ha posto limiti all’acquisizione della messaggistica istantanea, ribadendo che serve il consenso o un provvedimento autorizzativo per accedere ai contenuti del dispositivo.

  • Cass. pen., n. 34212/2024 (fonte: Fabiano Lex): ha confermato che gli screenshot hanno «pieno valore di prova documentale, anche se presentati direttamente dalle parti».

📌 Principi consolidati

  • Legittimità: gli screenshot sono equiparati a fotografie e non richiedono formalità.

  • Utilizzabilità: sono validi se prodotti da uno dei partecipanti alla conversazione.

  • Limiti: se acquisiti da terzi (es. polizia giudiziaria), serve decreto di sequestro.

  • Attendibilità: è consigliabile verificarne provenienza e integrità, specie in caso di contestazioni.

🛠️ Applicazioni pratiche

  • Diffamazione online

  • Contratti e condizioni digitali

  • Conversazioni via WhatsApp, SMS, email

  • Prove di accesso abusivo o stalking

🖋️ Conclusione

La Cassazione ha tracciato un quadro chiaro: gli screenshot sono prove documentali legittime, purché rispettino i criteri di pertinenza, leggibilità e provenienza. Sono strumenti semplici ma potenti, che permettono di documentare il digitale con la stessa forza del cartaceo.

📣 Call to Action: Sezione Guide

Vuoi capire come tutelare in giudizio la tua reputazione dalla diffamazione on line? Scopri la guida completa con sentenze, esempi pratici e consigli operativi. 

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sabato 13 dicembre 2025

👭 Congedo obbligatorio di paternità nelle coppie omosessuali femminili (Parte II)

👭👪 Congedo obbligatorio di paternità: la decisiva pronuncia della Consulta

Nel nostro spazio dedicato al diritto di famiglia e ai diritti civili, analizziamo la recente e storica decisione della Corte Costituzionale sul congedo obbligatorio di paternità. La Consulta ha riconosciuto la necessità di estendere questa tutela anche alle coppie omosessuali femminili, segnando un passo decisivo verso la piena uguaglianza genitoriale.

📌 Punti chiave dell’articolo:

  • La pronuncia della Consulta: dichiarata l’illegittimità della normativa che escludeva le coppie omosessuali femminili dal congedo obbligatorio di paternità.

  • Principio di uguaglianza: ribadito il diritto del minore a godere di pari tutela indipendentemente dalla composizione familiare.

  • Impatto pratico: la decisione apre la strada a un’applicazione uniforme del congedo, garantendo pari diritti e doveri a entrambe le madri.

  • Valore simbolico e giuridico: la Consulta rafforza il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali nel sistema giuridico italiano.

  • Prospettive future: la pronuncia sollecita ulteriori interventi legislativi per colmare le lacune normative e consolidare la parità genitoriale.

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giovedì 11 dicembre 2025

La liberazione dell'immobile pignorato

La liberazione dell'immobile pignorato

Salve a tutti! Nel nostro blog dedicato al diritto civile, oggi parliamo di un tema cruciale per le esecuzioni immobiliari: la liberazione dell'immobile pignorato. Questo processo, gestito dal custode giudiziario, garantisce che l'immobile sia libero e disponibile per l'aggiudicatario dopo l'asta. Con la Riforma Cartabia (d.lgs. 149/2022), le procedure sono state accelerate per bilanciare efficienza del mercato e tutela dell'abitazione.

Guarda il nostro video esplicativo, caricato sul canale dello Studio, per un'analisi dettagliata:



Il video copre i punti chiave:

- Definizione e ruolo del custode giudiziario: sgombero, inventario e consegna chiavi (artt. 560 e 586 c.p.c.).

- Impatto della Riforma Cartabia: nomina anticipata del custode, semplificazione degli sgomberi e intervento delle forze dell'ordine se necessario.

- Tempistiche: per abitazioni primarie del debitore, liberazione solo al decreto di trasferimento; per seconde case o immobili locati, ordini più rapidi per favorire le vendite.

- Criticità: locazioni a "canone vile" (affitti simbolici per ostacolare la vendita) dichiarate inopponibili dalla Cassazione, con limiti temporali per l'ordine di rilascio.

- Bilancio tra interessi: efficienza economica vs. diritto all'abitazione e dignità umana.


Questo contenuto integra le nostre FAQ su "Come funziona una procedura esecutiva immobiliare?" e Le Guide

Per casi specifici, come pignoramenti o sovraindebitamento, richiedi un preventivo online gratuito.

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lunedì 8 dicembre 2025

🔗Cinque errori da non fare nel sovraindebitamento

📌 Cinque errori da NON fare in caso di sovraindebitamento  


Negli ultimi giorni la cronaca ci ha raccontato storie dolorose e a volte drammatiche: famiglie che, travolte dai debiti, hanno preso decisioni sconsiderate quando ormai era troppo tardi, con la casa già pignorata, messa all’asta e il giudice dell’esecuzione che aveva già ordinato il rilascio dell'immobile. 
Queste vicende ci ricordano quanto sia importante agire per tempo e con consapevolezza.  

Come iscritto nell’elenco dei gestori della crisi da sovraindebitamento presso il Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Lagonegro, voglio condividere i cinque errori più comuni da evitare:  

1️⃣ Ignorare il problema  
Sperare che “passi da solo” non funziona: i debiti crescono e le conseguenze peggiorano.  

2️⃣ Rivolgersi a soluzioni improvvisate o non professionali  
Affidarsi a chi promette “miracoli” senza competenze legali può aggravare la situazione.  

3️⃣ Fare nuovi debiti per coprire i vecchi  
È come spegnere un incendio con la benzina: si rischia di peggiorare il quadro complessivo.  

4️⃣ Non conoscere i propri diritti  
La legge offre strumenti concreti per ristrutturare o ridurre i debiti, ma molti non li utilizzano per mancanza di informazione.  

5️⃣ Agire da soli senza un piano  
Affrontare i creditori senza una strategia legale e senza un professionista al fianco può portare a errori irreparabili.  

💡 La buona notizia è che esistono procedure legali specifiche per chi si trova in sovraindebitamento: strumenti pensati per dare una seconda possibilità a famiglie, lavoratori e piccoli imprenditori.  

👉 Non aspettare che sia troppo tardi. 
Informati, chiedi consiglio a un professionista qualificato e ricorda: affrontare il problema con consapevolezza è il primo passo verso la soluzione.  

Per approfondimenti, non esitare a contattarmi per richiedere Consulenze e pareri on line o visita la pagina sovraindebitamento.

🔐 La tutela della privacy negli asili nido (Parte I)

🏛  Privacy dei minori nelle strutture educative: il caso dell’asilo nido Nel nostro spazio dedicato al diritto e alla società, affrontiamo ...