📱 Accordi di separazione via WhatsApp: una nuova frontiera giuridica con la sentenza del Tribunale di Catanzaro n. 1620/2025
- Contesto: In fase di separazione, un ex marito ha scritto su WhatsApp che avrebbe pagato da solo il mutuo della casa familiare. In cambio, l’ex moglie ha dichiarato di rinunciare all’assegno di mantenimento.
- Sentenza: Il Tribunale ha riconosciuto valore legale a questo scambio informale di messaggi, revocando un decreto ingiuntivo da quasi 21.000 euro richiesto dall’uomo per il rimborso del 50% delle rate del mutuo.
- Precedenti: Anche il Tribunale di Padova aveva validato uno scambio di e-mail tra ex coniugi per la divisione di un immobile.
- Riflessioni:
- Questa giurisprudenza è innovativa perché riconosce valore agli strumenti di comunicazione quotidiani.
- È però rischiosa, poiché parole scritte in momenti di rabbia o impulsività possono essere interpretate come impegni giuridici.
- Il Tribunale ha persino ammesso la testimonianza del figlio per confermare l’accordo, sollevando dubbi etici sull’uso dei figli come strumenti di prova.
⚖️ Conclusione
Ovviamente si esprime perplessità sulla solidità giuridica di accordi nati da messaggi impulsivi in quanto un vero accordo dovrebbe essere frutto di una volontà consapevole e formalizzata, non di uno sfogo emotivo digitale.
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