📢 Riforma del Codice Deontologico Forense: Nuove Regole per gli Avvocati! ⚖
Dal 1° settembre 2025, è entrata ufficialmente in vigore la riforma del Codice deontologico forense, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 202.
Queste modifiche, deliberate dal Consiglio nazionale forense (CNF), introducono nuove regole di condotta per gli avvocati, con un focus rafforzato su lealtà e trasparenza.
L'obiettivo principale è rafforzare la correttezza dei comportamenti, l'indipendenza degli avvocati e garantire una maggiore tutela delle parti assistite, soprattutto nei procedimenti alternativi al processo tradizionale, come la mediazione e la negoziazione assistita.
Ecco i punti salienti delle modifiche introdotte:
• Riservatezza Potenziata (Artt. 48, 51): È ora vietato consegnare al cliente la corrispondenza riservata tra colleghi (salvo subentro di nuovo difensore, che deve mantenere la riservatezza), e si estende il divieto di rivelare il contenuto di colloqui riservati o proposte transattive. Anche nella negoziazione assistita, le informazioni acquisite sono strettamente riservate e non utilizzabili in giudizio.
• Obbligo di Trasparenza (Art. 50): L'avvocato dovrà comunicare ai propri assistiti tutti i provvedimenti già ottenuti, inclusi quelli di rigetto, offrendo una comunicazione completa e onesta.
• Ascolto dei Minori (Art. 56): Non si potrà procedere all'audizione di un minore senza il consenso dei genitori, a meno di nomina di un curatore speciale o di un conflitto di interessi con i genitori. L'ascolto dovrà sempre garantire il "preminente interesse del minore".
• Conflitti di Interesse (Artt. 61, 62): Viene ampliato il divieto per gli avvocati di accettare incarichi di arbitro o mediatore in presenza di rapporti professionali diretti o indiretti con i difensori delle parti negli ultimi due anni. Diventa inoltre obbligatoria la comunicazione scritta di qualsiasi circostanza che possa incidere sull'indipendenza, per ottenere il consenso informato delle parti.
• Negoziazione Assistita (Art. 62-bis): Un nuovo articolo introduce obblighi specifici di lealtà e riservatezza, il divieto di pressioni sui testimoni e l'impossibilità di impugnare un accordo a cui si è contribuito, salvo fatti sopravvenuti e non conosciuti in precedenza.
• Sanzioni più Severe: Le violazioni di queste disposizioni comporteranno sanzioni disciplinari, dalla censura alla sospensione da 2 a 6 mesi per violazioni della riservatezza.
Queste modifiche sono fondamentali per adattare la professione legale all'evoluzione della giustizia civile e stragiudiziale, rafforzando i principi etici e il ruolo sociale dell'avvocato. L'obiettivo del CNF è garantire maggiore fiducia nella professione forense e allineare la deontologia agli sviluppi normativi.
Un passo importante per una giustizia più trasparente e affidabile!
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