Covid-19: l'approfondimento dell'Associazione Coscioni



“La scienza è la guida, l’unica strada da seguire per uscire da questa emergenza”, con queste parole Marco Gentili, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, ha inaugurato il secondo incontro online organizzato dall’Associazione sull’emergenza coronavirus. 

Perché la conoscenza è la prima arma per combattere questo nemico invisibile.
Sono state trattate numerose questioni di interesse generale sul Covid-19.
Innanzitutto, Guido Rasi, Direttore Esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali, ha spiegato che al momento sono iniziate le prime sperimentazioni su volontari sani, ma si tratta comunque di “un vaccino molto difficile e ci vorranno almeno 12-18 mesi per poter iniziare ad avviare le prime sperimentazioni sulle categorie più a rischio (operatori sanitari, forze dell’ordine, ecc.)”.

Per quanto riguarda le nuove terapie, invece, Rasi ha sottolineato che al momento sono in corso diverse sperimentazioni su prodotti off label, registrati per altre indicazioni terapeutiche.
Essenziale è, a questo proposito, un coordinamento europeo, che eviti un effetto dispersione sulle diverse strade intraprese.
Occorre ancora una volta sottolineare che la condivisione e l’omologazione dei dati sull’emergenza Covid-19 sono i primi strumenti necessari che l’Unione Europea deve mettere in campo, per dare una risposta comune alla crisi che stiamo vivendo.
Enrico Bucci, PhD Adjunct Professor in Systems Biology Sbarro Health Research Organization della Temple University, ha sottolineato invece come eventuali previsioni sull’andamento dell’epidemia in Italia siano al momento impossibili con i dati attualmente a disposizione, purtroppo soggetti a numerose distorsioni.

Per avere un’idea più accurata sullo stato dell’epidemia, soprattutto a livello locale, è necessario analizzare i dati di mortalità ed è per questo che è fondamentale “avere accesso al più presto a dati provenienti dalle anagrafi delle zone più colpite”. Inoltre, nonostante il “relativo rallentamento della crescita del contagio” al momento in Italia, come ha sottolineato il virologo Fabrizio Pregliasco, la curva non è ancora in fase calante e a destare preoccupazione, oltre ad una possibile esplosione di casi nella città di Milano, è il Centro-Sud Italia che, secondo Pregliasco, non ha ancora vissuto l’ondata più grande della epidemia e potrebbe soffrire parecchio, nel caso questo avvenisse.

L’unica via per evitare che ciò accada è “proteggere gli ospedali e il personale sanitario”, come ha sottolineato Bucci.
Non si è trascurato di affrontare anche questioni relative ai tempi e i modi della ripartenza,  ossia il rapporto tra tra scienza, informazione e decisione politica. 
Il prossimo incontro on line è per sabato 4 aprile dalle ore 9,45 in poi.
Per saperne di più
https://www.associazionelucacoscioni.it/

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