Covid-19 e fruizione dei beni culturali: cosa è cambiato, cosa cambierà

 


La situazione attuale in Italia, musei, siti archeologici, biblioteche, archivi, cinema, teatri, sale da concerto: una realtà complessa e variegata, dal DPCM di riapertura del 17 maggio all’ultimo DPCM del 24 ottobre 2020. La situazione all’estero, gli esempi del British Museum (riaperto dal 27 agosto), del Louvre (riaperto il 6 luglio, nuovamente chiuso), degli Staatliche Museen di Berlino (riaperti il 12 giugno, chiusi dal 2 novembre). 

Misure a confronto e risposta virtuale alle chiusure (in genere mediocre, anche all’estero, ma si riscontrano potenzialità nell’approfondimento dei contenuti, teoricamente illimitata). 

La sospensione del cosiddetto “mostrificio”: riduzione drastica dei progetti di mostra, ma anche una maggiore attenzione ai progetti, sia da un punto di vista scientifico, che da un punto di vista del contributo alla crescita e alla consapevolezza del pubblico. 

Quello che abbiamo visto negli ultimi mesi di riapertura contingentata dei luoghi della cultura è il ritorno a una fruizione elitaria dei beni culturali (vedi, ad esempio, le “passeggiate del Direttore” al Museo Egizio di Torino, riservate a gruppi ridottissimi di visitatori): breve excursus sui meccanismi che hanno contribuito al fenomeno dei Musei blockbuster, dall’affermazione dell’idea di museo pubblico nel corso del Settecento, all’aberrazione dei selfie di fronte alla “Gioconda”. 

DANNI ECONOMICI PER I MUSEI/TAGLI soprattutto nel caso di Musei (all’estero in particolare) senza sovvenzioni statali (es. Metropolitan Museum of Art). Le ricadute del Covid-19 sull’economia delle città d’arte: da un lato catastrofico è stato l’impatto sull’indotto che si è creato attorno a una idea di turismo “mordi e fuggi”, predatorio, a tratti barbarico, certamente non consapevole, dall’altro la riscoperta della bellezza delle città deserte (nella fase più dura del primo lockdown) e del turismo di prossimità, con il dato positivo del rafforzamento di una nuova tipologia di visitatore, il CITTADINO. 

Eloisa Dodero, lauriota di stanza a Roma, è Curatore archeologo presso i Musei Capitolini, responsabile dell’Ufficio Mostre; Dottore di ricerca in studi archeologici e storico-artistici. Laureata in Lettere classiche e specializzata in archeologia classica è Autore del volume “Ancient Marbles in eighteenth-century Naples”. I suoi campi di interesse sono la ricezione dell’antico in età moderna, la storia del collezionismo, la storia dell’arte greca e romana e la museografia.

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